Mici, gatti, felini. Comunque tu li voglia chiamare, sono sempre loro: i cuccioli più teneri, morbidi e egoisti del mondo. Se avete un gatto in casa lo sapete: l’uomo è ridotto a un dispenser di coccole e cibo e lui diventa il re indiscusso della casa. O meglio, del regno delle palle di pelo.
Nonostante ciò, però, noi li amiamo e non possiamo fare a meno delle loro fusa. Oggi, però, non parleremo di tenerezze. Infatti, il vostro gatto, anche se può sembrare a tratti un nobil signore, deve fare anche i suoi bisogni di tanto in tanto.
Se siete fortunati, vivete in un luogo dove lo potete lasciare libero a conquistare e scoprire nuovi posti per poi aspettarlo a casa per la cena. In questo caso, il giardino fa da toilette naturale per lui. Non desidererà nient’altro.
Se invece abitate in un palazzo con altre famiglie, beh, la libertà del micio non è più una soluzione. Quello che serve è una fantastica lettiera per gatti. Una lettiera per gatti non è nient’altro che il suo bagno personale. Può avere diverse caratteristiche e ne sono stati progettati diversi modelli, ma il concept è sempre lo stesso.
In questa guida parleremo di tutte le caratteristiche di una lettiera per gatti. Scriveremo del materiale, della forma, della grana, delle dimensioni e molto altro. Lo scopo? Aiutarvi a trovare quella perfetta per il vostro Fufi.
Infatti, per quanto possa sembrare un prodotto semplice, le cose che cambiano da una all’altra sono moltissime e bisogna capire quale combinazione è quella perfetta per lui.
Se conoscete già le lettiere per gatti e volete invece avere dei consigli precisi su quale prodotto acquistare, vi consigliamo di visitare siti come soloimigliori.it che pubblicano spesso guide aggiornate e interessanti come questa.
Ora, invece, senza altre chiacchiere, iniziamo a esplorare le lettiere per gatti, iniziando a dividerle in due macro-categorie: quelle aperte e quelle chiuse.
Scusi, è aperto?
I modelli di lettiera per gatti in commercio sono tanti e diversi. Una distinzione, però, si può fare ed è tra le lettiere chiuse e quelle aperte.
Entrambe le scelte portano con sé dei vantaggi e degli svantaggi, come per tutte le cose.
Le lettiere chiuse sono facilmente trasportabili e trattengono meglio gli odori. Tuttavia, occupano più spazio e il gatto farà fatica ad abituarsi a entrare dalla porticina basculante. Queste lettiere gli forniscono privacy in più e potete portarle in vacanza senza troppi problemi. Però, questa privacy va conquistata.
Le lettiere aperte, invece, non sono trasportabili (senza fare grossi danni, si intende) e trattengono meno gli odori. Occupano meno spazio e sarà più facile per il micio individuarle e farci amicizia. Vanno pulite spesso e bisogna trovare il luogo adatto per piazzarle. Un terrazzo, una stanza inutilizzata o un portico sono solitamente le scelte migliori.
Esistono poi, anche delle soluzioni ‘composte’ di lettiere aperte che, però, vengono vendute con dei comodi coperchi che si innestano ogni volta che servono. Questa cosa permetterà di avere i vantaggi di entrambi i modelli in base alle situazioni e ai contesti.
Come ripeteremo altre volte nella guida, poi, in realtà sarà sempre il tuo gatto a decidere cosa preferisce. Noi gli possiamo fare delle proposte, ma lui avrà sempre l’ultima parola (e ce lo farà capire, fidatevi).
Dimensioni
Le dimensioni contano. Anche quando si parla di lettiere per gatti. Non c’è niente di più scomodo per un gatto grande di dover entrare in una lettiera chiusa e, per di più, troppo piccola. Abbandonerà l’idea di utilizzarla dopo le prime 24 ore.
Anche il problema opposto è rilevante: un gatto piccolo potrebbe essere intimorito da una lettiera troppo grande e potrebbe reclamare uno spazio adatto a lui. Immaginate di sedervi su un water gigante!
Tutte le volte che dovrete acquistare una lettiera per gatti, controllate le dimensioni e, soprattutto, se c’è espressamente scritto per quali tipi di gatti è adatta. In questo modo non avrete sorprese.
Di che pasta è fatta?
Come forse saprete, la lettiera ha, nella sua base, una grana che funge da sabbietta per il gatto e da raccoglitore di odori. Ecco, questa grana può essere fatta con diversi materiali, ognuno con i suoi pregi e difetti. Questa, tra tutte, è la scelta più personale per il tuo gatto e nei primi tempi sarà meglio fare dei test per capire cosa preferisce.
Le più comuni sono quelle a grana fine, molto facili da scavare per lui e, soprattutto, parecchio morbide. Poi, come potrete intuire, ci sono quelle a grana grossa, un po’ più scomode, ma sicuramente più efficaci nell’intrappolare gli odori.
Recentemente sono nate anche le lettiere in pellet, ora particolarmente in voga. Sono mediamente morbide, ma il tratto più straordinario è la loro capacità di trattenere l’odore. Sono una buona scelta, soprattutto se si ha un gatto piccolo e lo si deve abituare per la prima volta a una lettiera. Infatti, il pellet non è proprio il loro materiale preferito e riconoscibile.
La lettiera in sé, poi, può essere composta da diversi materiali. Sicuramente la plastica è la più diffusa e il giusto medio tra efficienza e morbidezza. Ultimamente si vedono però anche quelle in silicio e betonite: più dure per il gatto, ma utili e belle.
Come la pulisco?
Ultima battuta sul sistema di pulizia della lettiera per gatti. Oggi molti modelli hanno sviluppato dei sistemi di pulizia moderni e comodi e vengono parecchio incontro ai padroni.
Il livello base è la lettiera classica dove noi dobbiamo pulire e cambiare la grana ogni tanto quando sentiamo odore. Poi, però, ci sono quelle fatte da più strati che filtrano il residuo in una ciotola che poi viene svuotata. Così facendo, noi dobbiamo cambiare la sabbia molto meno spesso.
Oppure, i meccanismi di estrazione di qualche lettiera chiusa: si versa tutto in un setaccio integrato finché non si va a finire in un cestino estraibile e cambiabile. In questo modo non si dovrà più avere a che fare direttamente con la sabbia.
Qualsiasi metodo scegliate, ricordatevi di pulirla. Altrimenti il gatto, come sempre, ve lo farà capire!