Il tribunale delle anime (La Gaja scienza Vol : si tratta del prodotto migliore in base al numero e alla media delle recensioni, ha ottenuto una recensione media di 4.3 con 2080 recensioni.
La cattedrale dei vangeli perduti: medaglia d’argento per questo prodotto, la recensione media è di 4 con 877 recensioni.
Buona vita Tu sei una meraviglia: terza posizione per questo prodotto, con una recensione media da parte degli utenti di 4.7 con 409 recensioni.
Il tribunale delle anime (La Gaja scienza Vol
Miglior Prodotto
Le recensioni degli utenti
Giallo intricato, ma piacevole.
Buoni o cattivi? No, nessuna citazione musicale, anche se il seguito è abbastanza calzante: prima c’è il giusto o sbagliato da sopportare. È proprio questo il tema affrontato ne “Il tribunale delle anime” di Donato Carrisi, edito da Longanesi: il bene e il male e come questi definiscono l’individuo. A contrario di ciò che può sembrare all’inizio, ovvero, la cronaca di un’indagine riguardante la sparizione di una giovane donna, il romanzo rivela ben presto una struttura assai più complessa. Parliamo di un testo in cui il narratore segue i protagonisti nelle medesime situazioni e che quindi si piazza alle spalle dell’uno o dell’altro per fornire al lettore un quadro completo sulla vicenda. Questa scelta risulta caotica nel momento in cui vengono introdotti dei personaggi dal passato collegati al presente, ma si rivela azzeccata quando la caratterizzazione dei due protagonisti principali giunge al termine e permette all’autore di affidare la verità ai suoi due figli prediletti. Mentre la trama portante si trasforma in una macabra partita a Twister, le storie parallele e le sotto trame si intrecciano tra loro e alla primaria, fanno volume e finiscono per intrattenere il lettore che ormai ha capito di trovarsi di fronte a una storia matrioska: ogni bambola ne contiene dentro un’altra e via discorrendo, avanti così. Il punto è che non si tratta di semplici espedienti utili ad allungare il brodo, ma di racconti nel racconto assolutamente funzionali e soprattutto indispensabili alla risoluzione del caso. Oltre la struttura articolata, che può rappresentare un punto di forza o di debolezza dello scritto (a seconda dei gusti), ciò che più colpisce de “Il tribunale delle anime” è il fortissimo richiamo alla storia, sia artistica che religiosa. Infatti, l’indagine che viene mostrata non è quella seguita dal commissario tormentato o dall’agente con più fiuto dei colleghi: ad occuparsi della sparizione della giovane Lara abbiamo Marcus, o meglio, padre Marcus. Si tratta di un prete fuori dal comune, dotato di un sesto senso che non ha nulla a che vedere con la magia, ma che c’entra molto con la capacità di immedesimarsi negli altri e di notare ciò che a loro resta oscuro. Nel momento in cui l’autore si affida a Marcus, personaggio spogliato della memoria ma dotato di un’intelligenza sopraffina, scatta il richiamo automatico alla Penitenzieria Apostolica, ovvero, il primo tribunale della Curia Romana e dicastero votato all’analisi dei peccati gravi e alla concessione delle indulgenze. Marcus non è un normale penitenziere che raccoglie e archivia le confessioni dei crimini più spaventosi della storia, perché lui è capace di vedere oltre e quindi, può essere d’aiuto nell’indagine sulla sparizione di Lara. Ovviamente, il tema è assai affascinante e questo dona al personaggio di Marcus (e ai capitoli che lo vedono protagonista) una sorta di appeal maximo, il quale aiuta l’interesse del lettore a sopravvivere tra l’avvento di nuove sotto trame e continui flashback. L’altro protagonista principale è l’agente Sandra Vega, tecnico specializzato in foto rilevazioni della polizia scientifica, che ha da poco perso il marito e che è a Roma per indagare sulla sua morte. Al di là dello svolgimento della trama, il suo personaggio ha il compito di concedere respiro al lettore, che si ritrova spesso a vagare nei pensieri (e nei sentimenti) di una vedova ventinovenne ferita dalla vita, anestetizzata per il dolore e allo stesso tempo così emotivamente matura da guarire da sola dalla perdita più grave. Infatti, attraverso dei flashback, l’autore mostra una coppia sana, affiatata e anche diversa dalle classiche coppie che coronano l’amore con il grande matrimonio e qualche figlio sparso per casa: Sandra e David sono due esseri umani adulti e maturi che si sono scelti e che, seppur indispensabili l’uno all’altra, non oltrepassano il confine tra Noi ed Io. Sandra inizia a credere che il marito sia stato ucciso durante le ricerche per il suo ultimo reportage e frugando tra oggetti riconsegnati alla vedova, trova delle foto con cui David sembra guidarla nell’indagine sulla Penitenzieria Apostolica. È qui che Marcus e Sandra entrano in contatto e avviano una collaborazione sgangherata, un po’ telepatica e un po’ frutto del caso, che andrà oltre “Il tribunale delle anime” e si estenderà per due sequel: “Il cacciatore del buio” e “Il maestro delle ombre”. Lo scritto può risultare intricato in alcuni punti, soprattutto nei momenti in cui subentrano le sotto trame che ruotano intorno a Marcus e alla Penitenzieria, ma tutto ciò concede una profondità che distingue “Il tribunale delle anime” da altri thriller in cui si va da A a B nel giro di qualche capitolo. Uno dei contro è lo scarto di pagine tra il finale principale e quello effettivo: circa ottanta, forse un po’ troppe, ma che scorrono comunque verso una verità secondaria che nel mondo degli esordienti sarebbe stata tagliata di netto e infilata a caso da qualche parte (sbagliando). In conclusione, “Il tribunale delle anime” è un buon libro, a tratti troppo arrovellato, ma di sicuro ben strutturato e piacevole. Sara C. per artcafedisarac.wordpress.com
Carrisi non smentisce mai
Donato Carrisi è ormai il mio autore italiano di gialli preferito. Ho divorato questo libro, come tutti gli altri, in pochi giorni e ho dovuto subito andare a comprare il seguito. I colpi di scena non mancano e i riferimenti a fatti realmente accaduti mi lasciano sempre a bocca aperta.
Stupendo
Mi ha lasciato senza parole, pieno di colpi di scena e molto curato in ogni dettaglio, mi ha tenuto col fiato sospeso dall’inizio alla fine
La cattedrale dei vangeli perduti
Miglior Prodotto #2
Le recensioni degli utenti
molto bello ma…
Mi è piaciuto molto. È stato avvincente e letto con curiosità pagina dopo pagina, ma a volte mi è parso forzato e sovrabbondante in qualche passaggio. Come a voler creare attesa e eccitazione anche dove non era necessario. Certi passaggi storici, poi, sembrano affrontati in maniera un po’ affrettata, più come giustificativo del genere letterario del libro che come essenziale componente dell’opera. Per gli appassionati di thriller storici però è comunque una bella lettura.
Suspense e tagliagole nella Roma del 500
Un pirata a San Pietro, ora pontefice subisce un fallito attentato. Si indaga tra misteri e misticismi, alla ricerca della verità, di segreti Vangeli, di uccisioni e rapimenti nella Roma capitolina della seconda metà del 500. Narrazione storica e patos immaginario dell’autore ben si sposano: pagina dopo pagina, tra colpi di scena inaspettati, si giunge a una strana verità finale… Ottimo libro, mi ha leggermente deluso il finale. Ma leggerlo vale la pena.
Un Romanzo avvincente e suggestivo
Ottimo romanzo, scrittura fluida ed evocativa, ottima la descrizione e creazione dei personaggi. Delizzos per me è una nuova scoperta e si è mostrato all’altezza delle numerose recensioni positive ricevute per i suoi romanzi.
Buona vita Tu sei una meraviglia
Miglior Prodotto #3
Le recensioni degli utenti
Bellissimo
“Quello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che ha di sotterrato”, dalle radici. Cercate le radici. Questa è una tra le frasi che mi sono piaciute di più del libro. Papa Francesco con un linguaggio semplice e diretto ci arriva dritto al cuore con i più grandi insegnamenti tratti dalla sua esperienza e dal Vangelo. È un libro che consiglio a tutti, in particolar modo ai giovani perché è molto scorrevole e andrebbe tenuto a portata di mano per rileggere queste piccole perle di saggezza al momento del bisogno.
Ottimo libro per tutti, peccato
Ottimo libro per tutti scaturito dal cuore di un papa che non esito a definire profondamente illuminato…ricco, profondo, apparentemente semplice nel linguaggio, aiuta i “lontani” ed “i vicini” a “sentirsi profondamente amati” da Dio (e questa è una gran cosa in tutti i tempi storici), a semplificare la nostra vita (altra novità) ed a ricercare quel profondo mistero che rende degna la vita di essere vissuta. Mantiene tutto ciò che promette nell’illustrazione. Consigliatissimo.
Parole importanti
Chiaramente chi compra questo libro ha una certa visione della vita e della religione. Il Papa esprime il suo concetto sulla vita individuale di ciascuno, vita intesa come unicità con le felicità e le difficoltà che sono connesse alla sua stessa essenza. E’ un libro che va letto con lo sguardo ed il pensiero della religione Cattolica e nel rispetto della vita di tutti, perchè siamo tutti uguali, nelle nostre differenze…