Norwegian Wood [Inglese]: Discover Haruki: si tratta del prodotto migliore in base al numero e alla media delle recensioni, ha ottenuto una recensione media di 4.5 con 9843 recensioni.
What I Talk About When I Talk About Running: medaglia d’argento per questo prodotto, la recensione media è di 4.5 con 3649 recensioni.
Norwegian wood Tokyo blues: terza posizione per questo prodotto, con una recensione media da parte degli utenti di 4.4 con 2305 recensioni.
Norwegian Wood [Inglese]: Discover Haruki
Miglior Prodotto
Le recensioni degli utenti
Viaggio nel pozzo della depressione e del disagio mentale
In fondo a questo prato, in un posto sconosciuto, c’è un pozzo nascosto in mezzo all’erba, ogni tanto qualcuno non ritorna più, allora si dice che è caduto nel pozzo. Per me questa frase di Murakami Haruki è uno dei fulcri della complessa trama del libro. Il pozzo è una metafora del disagio mentale, ed è veramente difficile risalirne le scivolose pareti, alcuni ci riescono ed altri sono meno fortunati. Certamente è un libro pieno di significati profondi che si palesano solo nel corso della lettura, come un regalo al lettore tenace. Il pozzo non per nulla ricorre come un tema fondamentale anche nel bellissimo e lunghissimo “l’Uccello che girava le viti del mondo” dove diventa simbolo di perdizione ma anche di crescita e redenzione. E poi la musica, la nostra musica occidentale che permea tutto il romanzo, come sempre in Murakami, e le storie nelle storie, e l’incomunicabilità. Non per nulla la malattia di Naoko consiste nel non ritrovare più le giuste parole per esprimere le cose e gli incontri con Toru sono delle lunghe passeggiate con lei davanti e lui dietro, senza scambiare una sola parola. Bellissimo
Norvegian Wood è un libro toccante, delicato, emotivamente forte.
Premetto di averlo acquistato in lingua inglese per errore, decidendo in fine di tenerlo comunque ed esercitare la mia lettura. L’inglese in cui è scritto il romanzo è semplice e scorrevole, comunica con il lettore e ha un fortissimo impatto emotivo, seppur con il classico stile asciutto e privo di fronzoli di Murakami. Norvegian Wood è una storia di perdita, apatia, confusione, amore. È desiderio di evadere da un mondo che ci sta troppo stretto o troppo largo. È mancanza, solitudine, ricerca di qualcosa che non riusciamo a definire del tutto. È il racconto della vita di Watanabe Toru, del suo incontro con Naoko, e di come questo incontro gli condizionerà l’esistenza in molti modi. Da leggere.
Secondo me questo è un libro fondamentale
Dopo aver letto tutte le edizioni italiane ( è in assoluto uno dei miei romanzi preferiti), ho deciso di leggerlo anche in inglese. È scritto in un inglese approciabile anche da chi vuole rinfrescare le sue conoscenze e la storia resta sempre molto godibile.
What I Talk About When I Talk About Running:
Miglior Prodotto #2
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To be able to grasp something of value, sometimes you have to perform seemingly inefficient acts.
“To be able to grasp something of value, sometimes you have to perform seemingly inefficient acts” is a phrase in the book that expresses better than I ever will, the essence and fun of running for an average runner like me. The whole book was full of such moments of insight and recognizing my own reasons for why we run.
Very enjoyable book for runners and not only
Well written, good flow and easy to read. Many runner and endurance athletes will quickly recognize themselves in one of the situations described by the author. Even more interesting are the introspection points and the insights on how running has impacted his way of approaching life.
Libro ottimo, formato forse un po’ troppo economico
Cercavo questo libro in inglese e l’ho trovato ad un prezzo davvero ottimo in Amazon. Il formato è piccolo e comodo e le parole sono ben leggibili, l’unica pecca è la carta usata, forse un po’ troppo economica, ma per quel prezzo si può anche perdonare.
Norwegian wood Tokyo blues
Miglior Prodotto #3
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Recensione a cura del BLOG erigibbi.it
Norwegian Wood di Haruki Murakami può essere considerato il mio primo approccio (non dico che lo è, perché in realtà molti anni fa ho letto Dance dance dance, non sapendo che fosse il secondo libro di una trilogia, infatti non ci avevo capito praticamente nulla, ecco perché considero questo libro il mio primo approccio a questo famosissimo autore giapponese). Il protagonista e narratore è Watanabe, un ragazzo, ormai adulto, che comincia a pensare al suo passato, in particolare al rapporto di amicizia che aveva con Kizuki, morto a diciassette anni, e con la fidanzata di lui, Naoko. […] Se io provassi a rilassarmi, andrei a pezzi. Ho sempre vissuto così, da tanto tanto tempo, e anche adesso è l’unico modo in cui posso vivere. Se una sola volta mi lasciassi andare, non potrei più tornare indietro. E se andassi a pezzi, il vento mi spazzerebbe via. Perché non lo capisci? Come pensi di potermi aiutare se non riesci a capire questo? Grazie a un lungo flashback Watanabe ci racconterà di come si è ritrovato diviso tra l’amore per Naoko, una ragazza fragile e di poche parole, e Midori, una ragazza sfrontata, sboccata, piena di vita e con una storia famigliare dolorosa. Se qualcuno mi chiedesse di cosa parla Norwegian Wood risponderei che è un romanzo che parla di morte, di sofferenza, di dolore e di crescita. Questi aspetti, per quanto mi riguarda almeno, prendono il sopravvento sull’amicizia e sull’amore, offuscandoli. Norwegian Wood sembra un libro portato all’estremo. Nel corso della lettura mi sono ritrovata a fare il toto morti, peggio che con le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (no, in realtà nulla potrà mai essere peggio di questa saga). Probabilmente sorge spontaneo chiedersi se sia fattibile quello che Murakami scrive in queste pagine. Considerando che il Giappone è lo Stato col maggior numero di suicidi, considerando che l’autore dedica questo libro a tutti i suoi amici morti (e a quelli che restano), be’ direi che sembra tutto molto più plausibile. «Non esiste nessuno a cui piaccia la solitudine. È solo che odio le delusioni». Come dicevo all’inizio, l’unico altro libro che ho letto di Murakami è stato Dance dance dance: i due romanzi sembrano scritti da due autori diversi. La bravura di Murakami è ineccepibile in entrambi: riesce sempre a tenere il lettore incollato alle pagine, ma Norwegian Wood è un romanzo riflessivo, sembra essere personale, non dico autobiografico, ma privato, sentito, carico di emozioni e sentimenti anche da parte dell’autore, e sicuramente poetico, malinconico, delicato e musicale. I riferimenti alla musica infatti sono tanti e presenti in tutto il libro, a partire dal titolo (Norwegian Wood è una canzone dei Beatles che non conoscevo e che ho imparato ad amare con questo libro; vi invito ad ascoltarla, magari la prima volta non vi dirà nulla, ma già al secondo ascolto vi entrerà dentro) e dal sottotitolo, Tokyo Blues, della precedente edizione della Feltrinelli, mantenuto anche nell’edizione Einaudi. Norwegian Wood, come dicevo, è un romanzo poetico, delicato, che rispecchia bene il carattere di Naoko; è irriverente, è provocatorio, e questo lato rispecchia bene Midori; infine, è un romanzo introspettivo e riflessivo, e questo aspetto richiama Watanabe. È come se i personaggi principali del libro, con le loro personalità ben definite, avessero tutti, in un modo o nell’altro, influenzato Murakami, dando vita a un libro che parla di loro e che emana il loro essere. A volte entra in quello stato. Crisi di eccitazione e pianto. Ma va bene, sai, quando è così. Perché comunque tira fuori quello che sente. È quando non si riesce a tirarlo fuori che c’è da aver paura. Allora le emozioni si accumulano dentro il corpo e si induriscono. E quando molte emozioni si sono indurite muoiono dentro il nostro corpo. Quando questo succede, c’è poco da scherzare. Norwegian Wood non è un romanzo semplice; sicuramente ci saranno dei lettori che non lo hanno amato e che non lo apprezzeranno, forse proprio per questo sue essere tragico, pesante e triste. Forse perché sembra impossibile che i giovani possano reagire in questo modo, o meglio, non reagire; forse perché sembra impossibile che la vita non venga considerata un tesoro da custodire; forse perché si diventa scettici nei confronti di chi non riesce ad affrontarla a testa alta come magari noi siamo abituati a fare. Ma io credo che Norwegian Wood sia a suo modo realistico e veritiero. Credo sbatti in faccia al lettore le debolezze di tutti noi e che gli faccia presente che non tutti sono forti come pensiamo, come diamo per scontato; ci sono persone che ci provano a non annegare nel mare dell’infelicità, ma a volte le onde hanno un impatto troppo violento, e rimanere a galla risulta impossibile. Piccola postilla: leggete l’introduzione di Giorgio Amitrano a lettura finita se non volete spoiler sulla storia.
Murakami!
Un masterpiece che tutti dovrebbero leggero. Unica nota: potrebbe non piacere al pubblico femminile data la sua spiccata visione maschile anche nelle vicende sessuali.
Ottimo
Un libro di Muramaki diverso dai soliti. I personaggi protagonisti ci accompagnano con le loro storie. Un quadro della gioventù giapponese degli anni 70