Non si tratta di un amaro qualunque. Questo infuso non impallidisce nemmeno al cospetto dei distillati più prepotenti. Ho avuto infatti la fortuna di scoprirlo, in un ristorante stellato, dove mi è stato proposto a fine dolce al posto del solito whisky. Si tratta di un amaro che non a caso nel 2018 ha vinto i riconoscimenti internazionali di miglior liquore al mondo e di miglior liquore alle erbe. Ha un prezzo superiore alla media degli amari da supermercato, ma è giustificato dalla qualità delle materie prime tutte fieramente Calabresi e fresche. Per citarne solo alcune, i limoni sono di Rocca Imperiale, l'origano di Palombara, la genziana di Sila e le arance amare e i pompelmi di Bisignano, tutte finemente lavorate artigianalmente. Al primo assaggio, si presenta subito come un amaro dal profumo forte e persistente, dove spiccano la genziana, il rosmarino e l'arancia. Al palato invece l'amaro iniziale lascia spazio al sentore delle erbe, che rende questo infuso rotondo e morbido. Probabilmente chi ama gli amari particolarmente "strong", non lo apprezzerà appieno, ma si tratta di un prodotto piacevolissimo proprio per il suo equilibrio. L'ho assaggiato ghiacciato, a temperatura ambiente e solamente raffreddato. Secondo me, date le sue note, non si presta ad essere degustato dopo essere stato raffreddato in freezer, in quanto la temperatura troppo bassa annienta alcuni odori e sentori, rendendolo a mio modesto parere anche troppo viscoso, caratteristica che presenta già a temperatura ambiente. Se lo si vuole raffreddare, consiglio quindi di lasciarlo in frigorifero. Lo consiglio anche come regalo, in particolare agli appassionati di distillati di qualità, non si tratta del solito amaro, e lo si evince anche solamente tenendo in mano la bottiglia, che presenta una bottiglia impreziosita da alcune scritte stampate sul vetro e un'etichetta molto curata. Consigliatissimo! VOTO 10

Prodotto che non ha bisogno di presentazioni, plurivincitore di vari awards considerato fra i migliori amari al mondo (il migliore nel 2018). Made in Italy (Calabria), con ciclo produttivo dì 11 mesi, filtrato in panni dì Lino. Il prezzo generalmente rispetto ad un amaro convenzionale è doppio, ma una volta gustato, anche al palato meno fine, la differenza è subito evidente, soldi spesi bene pertanto. Gradazione alcolica poco superiore agli amari classici (qui siamo al 30%), colore chiaro, sentori di artemisia, bergamotto, arancia amara e vaniglia, morbido e liscio al palato, retrogusto agrumato, persistenza lunga.

Di solito si associa la parola "amaro" a quelle bottiglie ghiacciate che giacciono nei freezer di bar e ristoranti, insieme a dei bicchierini anch'essi ghiacciati, in cui verrà versato un liquore con un aroma (artificiale) molto forte da bere alla svelta dopo il caffè. L'amaro Jefferson non è niente di questo, il suo aroma (naturale), dato dalla infusione e distillazione di erbe calabresi, è molto delicato, un eccesso di freddo lo distruggerebbe, è meglio berlo a temperatura ambiente o appena fresco. Soprattutto bevetelo con calma per assaporarlo meglio, come si fa con un whisky o un rum. Vedrete che anche il prezzo, paragonato a quello di un buon distillato, non vi sembrerà eccessivo.