Cosa c’è di meglio di una bella grigliata per festeggiare, insieme ad amici e parenti, il Ferragosto oppure un compleanno: una bella brace scoppiettante mette tutti di buon umore e fa subito estate! Strumento indispensabile per grigliare in maniera ottimale i cibi è un barbecue di ottima qualità: i veri esperti lo sanno, uno strumento non vale l’altro e per assicurarsi sempre risultati impeccabili ed assicurarsi di fare sempre bella figura con gli invitati, è indispensabile avere a disposizione un barbecue efficiente e di buona fattura. Ma come imparare a sfruttare al meglio questo prodotto e, soprattutto, come scegliere il modello più adatto per le nostre esigenze? Scopriamolo insieme.
A cosa serve il barbecue?
Un barbecue è uno strumento di cottura potente ma al contempo versatile, capace di garantirti risultati paragonabili a quelli del ristorante (a parità di qualità della materia prima e con un bravo cuoco, si intende!). Ti permette di preparare delle ottime preparazioni a base di carne, pesce e verdure (e non solo!) riducendo significativamente i tempi di cottura tipici di altri strumenti da cucina, come il forno, pentole e padelle e, allo stesso tempo, donando alla pietanza quello squisito gusto affumicato e saporito.
Perché preferire un barbecue agli altri strumenti di cottura?
L’unico strumento casalingo paragonabile ad un buon barbecue, in termini sia di tempi di cottura che di risultati ottenuti, è il tradizionale caminetto, il quale però, come saprai, disperde il calore in tutta l’area circostante ed è, per questo motivo, utilizzato come strumento per la cottura dei cibi solo durante i mesi più freddi, quando verrebbe comunque acceso per scaldare l’ambiente; inoltre accendere il fuoco in un caminetto può richiedere molto tempo ed una certa fatica: non si tratta propriamente della metodo più semplice per cuocere qualcosa!
Rispetto ad un classico forno da cucina a gas o elettrico, invece, il barbecue ti permette di ridurre di molto i tempi di cottura, grazie alla maggiore temperatura raggiungibile dalla brace ed alla maggiore capienza della superficie di cottura, che permette di cuocere grandi quantità di cibo nello stesso momento (fondamentale quando si hanno molti ospiti).
Anche il gusto e la consistenza degli alimenti ci guadagnano dall’utilizzo di un buon barbecue. Naturalmente tutto dipende dalla tipologia di pietanza che abbiamo intenzione di preparare, tuttavia possiamo affermare che, in generale, utilizzando un barbecue come strumento di cottura, i cibi conserveranno una maggiore morbidezza anche da cotti ed il gusto e l’aroma ed il gusto delle verdure, della carne o del pesce risultano sempre migliori rispetto a quelli degli stessi piatti cucinati in padella o al forno.
Nel caso in cui sia necessario cucinare per molte persone il barbecue si rivela il tuo miglior alleato: grazie al maggiore spazio per la cottura dei cibi ed alla possibilità di mantenere il calore per molto tempo, potrai gestire in tranquillità tutte le fasi della preparazione.
Oltre al tempo necessario per la preparazione, si riduce di gran lunga anche l’ingombro dei vari strumenti di cucina e, quindi, anche il tempo impiegato per la pulizia di questi ultimi: a dover essere lavato alla fine della festa ci sarà solo una griglia e, nella maggior parte dei modelli, basterà un panno umido o del detergente neutro per rimuovere eventuali residui di cibo o incrostazioni.
Com’è fatto un barbecue?
I materiali utilizzati per la fabbricazione delle componenti principali dei barbecue portatili (o comunque mobili), a prescindere che siano adatti ad ambienti coperti oppure no, sono principalmente il ferro e l’acciaio inox; i loro rivestimenti, invece, sono generalmente di porcellana o ceramica, in cromo oppure in ghisa. Un barbecue per esterni fisso invece è costruito, solitamente, in cemento o in muratura, con eventuali rivestimenti realizzati in materiali diversi.
Ma la cosa più importante che differenzia un barbecue da un altro è la sua tipologia di alimentazione, ovvero quale sia il combustibile utilizzato per la cottura delle varie pietanze.
Esistono, al giorno d’oggi, moltissime tipologie diverse di barbecue, ognuno è particolarmente indicato per una specifica esigenza: a carbone o a legna, elettrico, ad infrarossi (per chi non può grigliare all’aperto) o, ancora, a gas. L’importante è scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, tenendo a mente quale sia l’uso prevalente che abbiamo intenzione di fare del prodotto.
Vediamo insieme alcune delle caratteristiche, come anche i pregi ed i difetti, che presentano le principali tipologie di barbecue.
Perché scegliere un barbecue a legna o a carbonella?
Il carbone di legno, lo sanno tutti, dona un gusto molto particolare ai cibi, diverso rispetto a tutti gli altri metodi di cottura ed è, la nella maggior parte dei casi, il preferito dai più. Il legno è considerato il combustibile per eccellenza per la cottura dei cibi al barbecue, tanto che è da molti considerato l’unico e solo vero metodo di cottura, che consenta di fare una grigliata come si deve.
I barbecue più tradizionali (quelli a carbone di legna o quelli a carbonella) sono, ancora oggi, tra i più apprezzati per quanto riguarda la qualità di cottura. A questo proposito è importante fare una precisazione: ci si trova spesso a confondere le due tipologie, che in realtà non sono affatto la stessa cosa. Il barbecue alimentato dal carbone di legna può raggiungere temperature decisamente più alte e arricchisce i cibi di un retrogusto molto particolare (un po’ come il forno a legna, che sa donare alla pizza un sapore più rustico e tradizionale rispetto al forno elettrico).
Meno potente in termini di temperatura, ma altrettanto valido per ottenere una grigliata dal sapore autentico è la variante a carbonella. Entrambe le tipologie di barbecue (specialmente quella a legna) sono necessariamente composte da componenti più ingombranti e pesanti rispetto alle altre tipologie, per via delle maggiori temperature che vengono raggiunte; questa caratteristica li rende, quindi, anche molto duraturi nel tempo (sebbene abbiano bisogno, però, anche di una accurata manutenzione dopo ogni utilizzo).
Quali sono i difetti del barbecue a legna o a carbonella?
Vediamo, dunque, quali siano alcuni di difetti principali, o comunque alcune scomodità, derivanti dall’utilizzo di un barbecue a legna o a carbonella
Innanzitutto, avviare la combustione è un processo non particolarmente comodo ed istantaneo e, a differenza dei modelli a gas o elettrici, quelli a legna o a carbonella necessitano di tempi molto più lunghi per raggiungere la temperatura ideale. C’è anche il fattore pulizia: entrambe i modelli di cui abbiamo parlato tendono a sporcare l’ambiente circostante sia prima che durante la combustione, generando un fumo spesso impossibile da sopportare anche in ambienti semi-aperti. La pulizia e la manutenzione dopo ogni utilizzo sono d’obbligo per garantirsi un’igiene ottimale.
Inoltre, parliamo di strumenti decisamente più ingombranti e pesanti rispetto a modelli elettrici o a gas, a causa del maggiore spazio necessario alla camera di combustione ed allo spessore delle componenti in metallo (alcuni modelli sono realizzati addirittura in cemento o in muratura), che devono sopportare temperature più elevate. Per questi motivi, optare per un barbecue a legna o a carbonella ci obbliga ad utilizzarli solo in ambienti aperti, come balconi o giardini.
Come posso utilizzare al meglio un barbecue a legna o a carbonella?
La preparazione del fuoco per un barbecue a legna o a carbonella, a differenza dei moderni barbecue a gas oppure elettrici, non è affatto facile, soprattutto quando si è alle prime armi. Le variabili da prendere in considerazione sono molte e, di conseguenza, si moltiplicano le possibilità di sbagliare e di rovinare la grigliata. Possiamo suddividere l’intero processo di preparazione in due fasi: l’accensione del fuoco e la gestione della temperatura durante la cottura. L’accensione del fuoco deve essere fatta innanzitutto con un combustibile di qualità: tanto per la normale carbonella quanto per il carbone di legna, il mercato ci offre un gran numero di prodotti economici ma scadenti e poco idonei allo scopo, che possono provocare un pessimo sapore dalla grigliata e, mal che vada, anche problemi di salute.
Ma preparare bene il fuoco può rivelarsi del tutto inutile se poi non si è in grado di gestire nel migliore dei modi la temperatura e cuocere il cibo col giusto calore. Per capire quando la brace si trova alla giusta temperatura, esistono due diversi metodi: il primo è quello di utilizzare un termometro (i più moderni barbecue, spesso, ne hanno uno incorporato). Il termometro è uno strumento molto utile in cucina in generale e particolarmente utile durante la cottura a fuoco indiretto: senza un termometro si tende ad aprire continuamente il coperchio per verificare lo stato della brace.
In questo modo si rischia però di far abbassare continuamente la temperatura di cottura e, quindi, di compromettere la buona riuscita della preparazione. Se non si dispone di un termometro per lo scopo, si può utilizzare il tradizionale “sistema della mano”. Sicuramente meno preciso, ma comunque sufficientemente affidabile e, soprattutto, sempre disponibile, questo metodo ci permette di capire quando la temperatura della griglia è più o meno corretta. Ma come funziona? Si avvicina la mano a circa 12 centimetri di distanza dalla griglia: se si riesce a tenere la posizione senza scottarsi in un tempo compreso tra i 5 e i 7 secondi massimo, significa che la temperatura è sufficientemente alta per poter procedere con la cottura; dai 4 secondi in giù, significa che è troppo alta e oltre gli 8 secondi significa che è troppo bassa.
Quali sono i pregi di un barbecue a gas o una griglia elettrica?
Il barbecue a gas e la griglia elettrica, sono sistemi di cottura che non ci obbligano a cucinare necessariamente all’aperto. La combustione del gas, infatti, è un processo caratterizzato dalla produzione di poco fumo (in ogni caso sarebbe opportuno evitare di utilizzarlo in ambienti non areati). Per quanto riguarda invece una griglia elettrica o ad infrarossi, non avviene nessun processo di combustione: non emette fumo, il calore si diffonde semplicemente per conduzione sulla superficie di appoggio dei cibi e si diffonde in modo uniforme all’interno.
I barbecue di questa tipologia, inoltre, sono caratterizzati da una componentistica molto più leggera rispetto ai modelli a legna o a carbone e possono essere quindi spostati con maggiore facilità. La maggior parte di questi modelli spesso non ha nemmeno bisogno di un supporto dedicato che li tenga sollevati da terra e, semplicemente, possono essere sollevati e spostati a mano oppure addirittura caricati in macchina ed essere utilizzati in campeggio, in montagna o al mare.
Sono quindi una scelta obbligata per chi non disponga di spazi esterni particolarmente ampi oppure per chi, semplicemente, mette la comodità al primo posto della lista di pregi che un barbecue deve necessariamente avere.
Quali sono i principali difetti di barbecue a gas e di una griglia elettrica?
Entrambi sono degli strumenti di cottura che, rispetto ai modelli a legna e a carbone, a parità di qualità di componentistica, offrono un risultato più controllabile e, se vogliamo,“regolare”: una cottura più uniforme o, comunque, più facilmente gestibile, grazie alle temperature più basse, costanti e controllabili in modo più preciso ed attento.
Questa caratteristica risulta essere un pregio per alcuni tipi di piatti ed un difetto per tanti altri: alcune pietanze, infatti, richiedono una potenza maggiore e sono indubbiamente più buone e saporite se leggermente bruciacchiate sulla superficie esterna. Ci sono poi dei piatti che hanno bisogno di cotture che superano i 400 gradi, temperatura alla quale qualsiasi barbecue di queste tipologie non potrebbe nemmeno avvicinarsi, a differenza dei modelli a carbone.
Mettere al primo posto la comodità significa quindi anche essere disposti a fare qualche rinuncia. Per quanto riguarda poi il caso della tipologia a gas, cucinare in ambienti chiusi è comunque sconsigliato per via della percentuale di fumo emessa durante la combustione che, seppur molto minore rispetto alle altre tipologie che bruciano legna o carbonella, può comunque creare problemi o essere addirittura pericolosa.
Quanto costano i migliori barbecue?
Il prezzo di un buon barbecue è estremamente variabile e può oscillare entro un range molto ampio. Dando una rapida occhiata in rete potrai renderti conto dell’enorme quantità di modelli diversi che sono attualmente disponibili in vendita, che differiscono sotto moltissimi aspetti (tipologia, materiale, accessori extra e così via) ed appartengono a diverse fasce di prezzo. Come scegliere il migliore? Quale budget prefissarsi? Come essere sicuri di non spendere troppo (o troppo poco)?
Di certo è importante considerare le esigenze personali: se siamo alla ricerca di un prodotto che useremo sì e no un paio di volte all’anno, possiamo sicuramente optare per modelli più semplici e meno pretenziosi, anche caratterizzati da un costo non eccessivo. Ciò non vuol dire non essere attenti alla qualità, ma magari scegliere un prodotto essenziale, senza troppi fronzoli. Se invece ami definirti “il mago del barbecue” ed hai intenzione di sottoporre il tuo nuovo strumento ad un utilizzo intensivo, sarebbe opportuno optare per un modello top di gamma che garantisca performance ottimali.
Le diverse tipologie di barbecue sono caratterizzate da prezzi diversi?
Naturalmente si, andiamo a scoprire quali sono.
- Un barbecue a legna, realizzato per essere usato all’esterno, quindi dotato di materiali resistenti al calore ma anche all’usura ed agli agenti atmosferici, ha un prezzo di partenza solitamente piuttosto importante: si parte da 1000 euro, per arrivare ad un massimo di 1300/1500 euro.
- La fascia di prezzo di un barbecue realizzato in acciaio e alimentato a carbone è invece quella più ampia di tutte: si aggira tra i 150 e i 900 euro. È possibile acquistare anche modelli più grandi, spesso accompagnati da accessori come griglie aggiuntive oppure un mobile pensato per alloggiare il barbecue: questi, indubbiamente, sono caratterizzati da un prezzo decisamente superiore.
- Un barbecue a gas, con piastra in pietra lavica o in ghisa, ha una fascia di prezzo che si aggira, in linea di massima, tra i 300 e i 500 euro.
- Il prezzo di un buon barbecue elettrico o ad infrarossi può andare dai 100 euro fino ad arrivare ai 900 euro; sicuramente i modelli elettrici spiccano per essere quelli più economici, o comunque caratterizzati dal miglior rapporto qualità/prezzo.
- Se, invece, desiderate costruire nel vostro giardino un vero barbecue in muratura, i prezzi vanno da un minimo di 150 euro per uno realizzato solo in cemento (al quale poi però va sommato il costo dei restanti accessori, primo fra tutti una piastra di qualitò), per poi poter anche superare l’importante cifra di 1500 euro per le grandi versioni in muratura e decorate con rivestimenti. E se non siete degli amanti del fai-da-te dovrete considerare anche le spese per la manodopera.
Dove acquistare un buon barbecue?
Come abbiamo visto, di modelli ce ne sono davvero in quantità e per tutte le tasche: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se ti sei finalmente deciso ad acquistare il tuo prossimo barbecue, ti starai chiedendo di dove acquistarlo.
I grandi negozi di fai-da-te (Leroy-Merlin, Bricoman e simili) offrono una scelta molto varia: lì potrai sicuramente trovare il prodotto che fa al caso tuo; spesso anche i supermercati più forniti dispongono di un certo numero di modelli. In alternativa puoi sempre scegliere il tuo barbecue online, ordinandolo sul sito di uno dei migliori marchi oppure su grandi rivenditori come Amazon.