Se sei un vero appassionato ed esperto del fai-da-te oppure, magari per motivi professionali, ti capita di frequentare officine o laboratori artigianali, saprai di certo di cosa stiamo parlando. La fresatrice è un attrezzo fondamentale ed irrinunciabile per lavorare al meglio e con successo il legno (ma non solo); di certo non può mancare nella tua officina, anche se non sei un professionista!
Se sei ancora poco esperto, ma vuoi saperne di più su questo argomento, sei arrivato proprio nel posto giusto: ti spiegheremo cos’è e cosa fa una fresatrice e ti daremo degli utili consigli che ti aiuteranno nella scelta e nell’acquisto della tua prima (o la tua prossima) fresatrice, garantendoti un prodotto di qualità ed adatta alle tue esigenze personali.
Che cos’è la fresatura?
Partiamo proprio dalla basi, dall’ABC ed andiamo ad analizzare nel dettaglio quale sia la funzione specifica che contraddistingue una fresatrice, ovvero la fresatura.
La fresatura è un processo di asportazione del materiale (generalmente si tratta di truciolo), che può essere svolto su una grande varietà di superfici diverse e che viene eseguito attraverso il lavoro di un apposito utensile. L’obiettivo di un processo di fresatura è quello di ottenere una finitura superficiale precisa e di qualità del prodotto.
I parametri da prendere subito in attenta considerazione quando si parla di fresatura sono la velocità di taglio e l’avanzamento dell’elemento da lavorare. Poiché la fresatura consiste in una sottrazione progressiva di materiale, è necessario accertarsi che l’oggetto da lavorare sia compatibile con le dimensioni limite della macchina, altrimenti sarà impossibile posizionarlo in maniera adeguata.
A differenza di altre lavorazioni più semplici (come la foratura di una superficie con il trapano), la fresatura implica la rotazione dell’utensile e, al contempo, la traslazione del pezzo; sarebbe opportuno procedere alla fase di finitura solo dopo aver eseguito una prima sgrossatura, eliminando cioè, in modo anche grossolano, un importante quantitativo di materiale: in questo modo potremo lavorare in maniera più comoda ed agevole il nostro oggetto. È importante in questa fase, in ogni caso, tenersi sufficientemente lontani dalla misura finale che vogliamo ottenere, che verrà raggiunta in un secondo momento da una fase di finitura che, a quel punto, sarà sicuramente più precisa.
È attraverso la fase di finitura propriamente detta che si può, infine, conferire al nostro elemento l’aspetto desiderato, sia alla vista che al tatto. Questa lavorazione viene effettuata tramite utensili, detti frese, montate su un elettroutensile simile al trapano ma composto necessariamente da più elementi: La fresatrice. Una buona fresatrice ci consentirà di lavorare in maniera incredibilmente precisa: le migliori possono produrre pezzi con tolleranze inferiori, addirittura, al micron.
Che cos’è una fresatrice?
La fresatrice è una macchina utensile molto diffusa nei laboratori per la lavorazione del legno e per certi versi è simile ad un trapano. Viene utilizzata principalmente per la rimozione di truciolo da superfici di legno (anche se alcuni modelli sono adatti anche per la lavorazione di superfici metalliche e di altri materiali) e per la creazione, quindi, di profili sagomati, code di rondine, scanalature o mortase di dimensioni contenute.
Il lavoro è svolto, fondamentalmente, da 2 componenti principali: il motore e le frese (ogni fresatrice può avere una o più frese, a seconda della tipologia), ovvero utensili rotanti a taglienti multipli. Gli altri elementi da cui è composta una fresatrice sono: una piastra di base (che offre stabilità, poggiando stabilmente sulla superficie del legno); il variatore di velocità (che adatta la velocità di rotazione al tipo di legno che si sta lavorando); la battuta di profondità (che ha il compito di regolare la profondità di fresatura sul pezzo di legno da lavorare) e la guida (che offre una lavorazione regolare a partire dal bordo).
La fresatrice può essere impiegata su superfici piane, cilindriche, coniche, elicoidali, scanalature e incavi; il motore dell’utensile esprime la sua forza attraverso la rotazione del mandrino, una componente presente anche sul comune trapano che tutti conosciamo (sul quale però vengono montate le punte e le non frese) e che gestisce il movimento vero e proprio della fresa. La maggior parte delle fresatrici ha un solo mandrino (capace però, su certi modelli, di gestire più frese), ma si possono trovare anche modelli forniti di almeno 2 diversi mandrini. Questa componente mette in atto un movimento di rotazione intorno al proprio asse, mentre le frese hanno un moto di traslazione o di rotazione combinato.
Inizialmente la fresatrice era uno strumento pesante, costoso ed ingombrante riservato a pochi professionisti, ma oggi esistono in commercio modelli piccoli, maneggevoli e semplici da utilizzare, adatti a chiunque si voglia cimentare nell’hobby del fai-da-te. Al giorno d’oggi è possibile trovare in commercio principalmente due tipologie di fresatrici: la fresatrice verticale e la fresatrice orizzontale. Su entrambe possono essere montati diversi tipi di fresa e, una volta capito il meccanismo proprio di questo elettroutensile, non si farà difficoltà a trovare quelle più adatte alle nostre esigenze e che ci consentiranno di svolgere al meglio i nostri lavori con il legno.
Esiste poi una terza tipologia forse un po’ meno diffusa, detta “fresalesatrice” che, sostanzialmente, è in grado di accoppiare al normale lavoro che caratterizza la fresatrice normale anche quello dell’alesatrice, permettendoci così anche di correggere l’asse e definire con una precisione al centesimo di millimetro i fori originariamente fatti, per esempio, con il trapano.
La fresatrice è uno di quegli strumenti che non può mancare in un laboratorio per il legno che si rispetti, amatoriale o professionale che sia. La scelta non è sicuramente delle più semplici, sopratutto se non si ha molta esperienza nel settore oppure non si è mai fatto un acquisto simile. Vediamo allora alcuni elementi da considerare per procedere con l’acquisto ed assicurarsi un prodotto di qualità.
Qual è la differenza tra una fresatrice verticale, una orizzontale e una fresalesatrice?
La fresatrice verticale è costituita da un piano orizzontale ed un motore montato su un asse perpendicolare a tale piano; la combinazione del movimento tra piano ed asse del motore produce dei percorsi tridimensionali e permette alla macchina, effettuando movimenti sull’asse del motore, di eseguire i fori e le alesature.
La fresatrice orizzontale, invece, è caratterizzata sempre da un piano orizzontale, ma il gruppo di taglio è montato su una guida laterale, parallela al piano anziché perpendicolare. Le fresatrici orizzontali somigliano vagamente a delle seghe circolari dalle importanti dimensioni. Il loro lavoro consiste, sostanzialmente, nello spianare blocchi di materiale, oppure nel realizzare fessure, incavi e tasche continue; possono essere installate, se c’è la necessità, in successione per realizzare sistemi di produzione, anche molto complessi.
La fresalesatrice accoppia al normale lavoro di una fresatrice anche quello dell’alesatrice. Ma che cos’è l’alesatura? Anche questa è un’operazione di finitura leggera, che viene fatta utilizzando un elemento multitagliente (esattamente come avviene con qualsiasi elettroutensile) in grado di lavorare fori con una grande precisione. Con questo processo si ottengono quindi ottime finiture superficiali e tolleranze dimensionali ridotte per i fori, il tutto con un’elevata velocità d’avanzamento. Questo processo deve essere però eseguito entro certi limiti, imposti dalle possibilità dell’elettroutensile, come ad esempio il limite di diametro del foro. Una fresalesatrice è quindi una fresatrice che, alla normale funzione della fresatrice, unisce la possibilità di eseguire dei fori per cui è richiesta una particolare precisione (nell’ordine del centesimo di millimetro), garantendo quindi la corretta grandezza, la coassialità e la concentricità del foro.
Quali tipi di frese si possono trovare in vendita?
Ci sono moltissime tipologie di fresa attualmente disponibili in vendita, ognuna delle quali è pensata per un lavoro specifico; tra le più comuni possiamo trovare:
- la “fresa cilindrica”, che a sua volta si suddivide in
- “fresa cilindrica da spianatura”, i cui taglienti sono collocati sulla parte anteriore e risulta particolarmente adatta per la realizzazione di facce piane;
- “fresa cilindrica da taglio”, che serve a spianare le pareti verticali in modo uniforme senza lasciare tracce di passaggi multipli; è solitamente piuttosto lunga, caratterizzata da lame spiraliformi che corrono lungo tutta la lunghezza dello stelo fino all’attacco al mandrino oppure, in ogni caso, è dotata da elementi taglienti con sagome apposite, eventualmente anche questi montati a spirale ma leggermente sormontati;
- La “fresa troncoconica”, che si presta a diversi tipi di utilizzo, ma viene utilizzata principalmente per le finiture, ed è disponibile in una grande varietà di versioni;
- la “fresa sferica”, usata per lavori di finitura e capace di eliminare i gradini dei passaggi delle frese di grosse dimensioni usate nella sgrossatura (se si effettuano passate molto ravvicinate il risultato è particolarmente uniforme e preciso ed è quindi spesso utilizzata per la programmazione 3D o comunque per ottenere risultati che esigono la massima precisione).
Esistono poi anche delle frese di forme particolari, utilizzate per lavorazioni specifiche, di forma conica (per la realizzazione di tacche coniche), ellittica (per raccordi speciali), a disco o per smussi.
Quale tipologie di fresatrice scegliere? Per quale wattaggio optare?
Che la fresatrice sia di tipo verticale oppure orizzontale, è necessario capire innanzitutto di quale potenza ha bisogno il lavoro che abbiamo intenzione di fare perché, oltre alla tipologia, è indispensabile assicurarsi un modello sufficientemente potente.
Con una potenza di 1400 Watt e oltre, si può fare praticamente ogni tipo di sagomatura e, grazie al variatore di velocità (tutte le fresatrici dal valore medio-alto di potenza ne hanno uno), potrai adattare il numero di giri al minuto (giri/min) ai tuoi lavori. Un esempio di lavoro che necessita di tale potenza è l’incastro di serrature in un legno duro, che richiede una potenza minima di 1200 W.
Per quanto riguarda invece solchi meno impegnativi, come scanalature superficiali, una fresatrice verticale di 1000 Watt è quasi sempre più che sufficiente. Puoi scendere al sotto dei 1000 Watt solo quando sappiamo che la nostra fresatrice dovrà solo levigare bordi o comunque svolgere solo piccoli lavori di precisione.
Come utilizzare in maniera corretta una fresatrice? Come garantirsi un lavoro preciso?
Per realizzare un lavoro quanto più preciso, è importante capire innanzitutto quale sia il corretto movimento da eseguire con la propria fresatrice ed imparare ad utilizzarla al meglio, acquisendo il pieno controllo. Ad aiutarci nell’esecuzione del lavoro ci sono guide parallele, righelli (sui quali fissare la base della fresatrice) e binari (venduti quasi sempre separatamente e compatibili anche con altri elettroutensili portatili).
Infine, la profondità di taglio è il parametro che ci consente di controllare l’intensità dell’incisione sulla superficie: essa può essere regolata molto facilmente grazie ad una battuta di profondità che può, a seconda dei modelli, presentare un sistema di impostazione micrometrico molto preciso. Quando avremo regolato la battuta di profondità, potremo fissare il tutto con morsetti o viti e saremo poi pronti a incidere le nostre superfici.
A parità di tipologia e potenza, cosa distingue una fresatrice di buona qualità?
Precisione, praticità e affidabilità sono le 3 principali caratteristiche che deve possedere un utensile da lavoro di buona qualità e la fresatrice non fa certo eccezione. I modelli top di gamma offrono solitamente una maggiore affidabilità (dovuta ad una componentistica meno soggetta alle sollecitazioni, più resistente e duratura) e un rendimento superiore, garantito da un assemblaggio delle componenti più preciso ed adeguato al tipo di lavoro che deve sostenere. Prendendo come esempio una fresatrice verticale, tanto più il rapporto tra la fresatrice e la superficie da lavorare è solido, con base e colonne disposte meglio, tanto più la scanalatura sarà precisa. Tanto più aggiungiamo poi una sempre minore sensibilità alle vibrazioni, tanto più ci avviciniamo ad un lavoro perfettamente controllabile e gestibile.
La qualità di una fresatrice, sia essa verticale od orizzontale, è dettata quindi principalmente dalla qualità delle componenti e della precisione dell’assemblaggio di queste: se mancano questi due fattori potremmo non essere in grado di eseguire lavori soddisfacenti con il nostro macchinario.
Risparmiare acquistando la prima offerta che ci capita sotto gli occhi su internet o al negozio, senza un minimo di feedback sulla effettiva qualità dell’elettroutensile in questione, è il modo peggiore per iniziare questo tipo di esperienza fai-da-te.
Come utilizzare la fresatrice nel massimo della sicurezza?
Come nel caso di molti altri utensili da lavoro, ed in particolare quelli elettrici, la fresatrice va usata adottando tutte le misure che consentano di garantire il massimo della sicurezza a noi stessi ed agli altri. In particolare è importante verificare, prima dell’utilizzo, che l’oggetto da lavorare sia stabile e sia posizionato nella maniera più corretta all’interno della macchina. In questo modo eviteremo che possa muoversi in maniera improvvisa, sfuggendo al nostro controllo. È fondamentale, poi, dotarsi di tutti i dispositivi di protezione individuale che garantiscono la nostra sicurezza come visiere, occhiali e guanti ed evitare di indossare gioielli o capi di abbigliamento che potrebbero andare ad incastrarsi nel macchinario.
Quanto costano le fresatrici?
La fresatrice era, nei decenni scorsi, uno strumento molto più complesso rispetto a quello che è oggi. Quasi sempre costituiva un blocco unico con il suo banco da lavoro e le componenti erano spesso in ferro massiccio, a differenza di quelle odierne, che vedono un ampio utilizzo di plastica ed alluminio, materiali di gran lunga più leggeri e pratici. Dispositivi ingombranti e pesanti richiedevano una quantità elevatissima di energia elettrica. Difficilmente si vedeva, in quel periodo, una fresatrice da meno di 2000 watt, e chi la acquistava era quasi sempre il professionista che conosceva bene lo strumento ed era disposto a spendere la cifra necessaria, in quanto quello strumento era fondamentale per il proseguire della sua attività.
Oggi, con l’aumento esponenziale degli aspiranti appassionati di fai-da-te, possiamo assistere ad un significativo ampliamento dell’offerta; per raggiungere la fascia di acquirenti “medi”, meno pretenziosi in termini di prestazioni e interessati di più alla praticità e al prezzo, le case produttrici si sono concentrate molto sull’abbattimento dei pesi e del costo delle componenti.
Al giorno d’oggi, con un budget inferiore ai 100 euro, possiamo acquistare una fresatrice verticale da più di 1000 Watt di discreta qualità; certo, non parliamo di un prodotto top di gamma, ma sicuramente si tratta di uno strumento adeguato per iniziare a lavorare con soddisfazione. Se poi ci possiamo far bastare un dispositivo meno potente, ed arrivare fino ai 700 Watt o meno, possiamo permetterci anche di cercare una fresatrice con un budget compreso tra i 50 e i 70 euro. Se invece necessitiamo di un prodotto di livello professionale ed abbiamo bisogno di eseguire lavori particolarmente ostici e complessi, che necessitano di una potenza maggiore, il consiglio è quello di andare su una fresatrice verticale od orizzontale da almeno 1400 Watt, con un budget non inferiore ai 150 euro.
Dove acquistare una buona fresatrice?
Recandoti presso uno dei migliori negozi di fai-da-te e di bricolage (Leroy-Merlin, Bricocenter, Obi: hai solo l’imbarazzo della scelta!) potrai sicuramente trovare un vastissimo assortimento per quanto riguarda le fresatrici; dalle più piccole alle più grandi, dalle più economiche alle più costose: troverai sicuramente quello che fa per te e potrai, in caso di dubbi, avvalerti del supporto di personale esperto. In alternativa, se vuoi scegliere rimanendo comodamente a casa, puoi dare un’occhiata sul web e consultare i principali rivenditori online oppure i cataloghi dei brand più noti.