Martedì, 115 d. C Un viaggio lungo un giorno, dalle prime luci dell’alba fino a tarda notte, a zonzo per le strade di Roma, il centro del mondo. Aggiratevi tra le stanze affrescate delle Domus patrizie, tra schiavi operosi e matrone eleganti, cariche di gioielli, sedute in giardini profumati dove riecheggia il canto di molti uccellini tra i rami degli alberi, e poi uscite tra la folla, diretti al mercato, alle taverne, nelle varie botteghe artigiane. Riempitevi la testa dei mille rumori, il suono di lingue diverse, di dialetti musicali e cadenzati, urla di venditori e schiamazzi di bambini, lo scroscio delle fontane pubbliche, lo scalpiccio dei sandali sulla pietra, e lo stridore del passaggio dei carri. Fate esperienza di quanto potesse puzzare una società simile, l’odore del cibo misto a quello delle immondizie, dei liquami per strada, del sudore della gente, dello sterco degli animali e delle varie botteghe di conciatori, tintori, pescivendoli e macellai. Passate tra i quartieri, dove svettano alte le insulae, enormi condomini popolari, chiassose, pericolose, sovraffollate. Consumate un pranzo frugale in una delle tantissime locande lungo le strade, e passate di fianco ai lupanari del centro, dove giovani donne di etnie diverse vendono per pochi assi il proprio corpo. E poi, recatevi al Foro, vero centro pulsante della città, e nel pomeriggio al Colosseo, per assistere a spettacoli violenti ed emozionanti, o di vere e proprie esecuzioni pubbliche di condannati. Recatevi poi alle Terme e poi di nuovo a casa, per prepararsi ad un bacchetto serale. Immaginate di assistere ad un banchetto pagato da un ricco patrizio per farsi pubblicità, acquisire un certo prestigio politico, e fare in modo che nell’alta società cui egli appartiene, il suo nome non sia facilmente dimenticato… cervelli di pavoni, lingue di fenicotteri e lattigini di murene, e poi fichi, olive, mammelle di scrofa ripiene, ghiri al forno e miele e frutta secca…tutte portate esageratamente elaborate e dal tocco esotico, molto lontane dalla cena semplice e frugale a base di farina integrale, olive e formaggio che consuma il popolino. Una grande storia frammentata in tante piccole storie. Divulgazione storica, antropologica, scientifica, unita ad uno sguardo “in presa diretta” che avanza tra la folla variopinta e cosmopolita di una città immortale. E’ evidente la finalità divulgativa del testo, sempre di facile comprensione, con uno stile colloquiale e semplice – a tratti piuttosto ripetitivo (e con qualche lungaggine di troppo)- ma tuttavia ironico e ricco di informazioni. Un’ottima occasione per chi volesse accostarsi alla storia romana, partendo da basi non troppo approfondite. Intriganti le varie comparazioni tra gli usi e costumi romani di duemila anni fa con i nostri, non solo perché esplicativi, ma soprattutto perché ci insegnano a non giudicare con la nostra mentalità di uomini del XXI secolo, una mentalità dalla quale sicuramente deriviamo, ma che pure è ormai molto distante dalla nostra.

La narrazione scorre veloce e Roma si presenta a noi nella sua poliedrica realtà. Una guida coinvolgente ci racconta e commenta quel che accade nell’arco di una intera giornata del 115 d.C. nei diversi quartieri della capitale dell’impero. Non mancano alcuni ricordi della precedente epoca repubblicana e talune anticipazioni del tempo che verrà, ci sono paragoni con quanto accade ai giorni nostri. Testo assai interessante per gli studenti delle scuole secondarie che si accostano alla storia di Roma. Meno utile per i lettori già esperti di storia.

Visto l’autore mi aspettavo un libro scritto bene e di facile lettura, ma le mie aspettative sono state superate ben oltre l’immaginabile; Alberto Angela ti prende a braccetto e ti accompagna per i vicoli dell’antica Roma, narrando quel tempo che fu, e con lui pare realmente di essere lì, di vedere e sentire tutto quello che altri scrittori (divulgatori) riescono solo a farti leggermente immaginare. Narrazione spettacolare. Libro assolutamente da leggere.

Bello, coinvolgente come un romanzo, interessante come storia, illuminante riguardo alla quotidianità dei romani. Leggerò anche gli altri della trilogia :Alberto Angela è una garanzia

Un ottimo punto di vista per raccontare la storia, romanzando fatti quanto più veritieri possibili sotto molti punti di vista

Prodotto in linea con le aspettative.

Veramente ben congegnato come romanzo storico, forse un tantino pilotato verso l‘ammirazione esagerata per la Regina d‘Egitto e la considerazione poco ammirata per Cesare e Antonio ! Di Ottaviano, diventato poi Augusto, non si capisce bene la statura perché da giovane appare poco affidabile e coraggioso ! Come ha fatto a travolgere la Repubblica e diventare Imperatore ?

Un testo accurato storicamente, va oltre il mito e accompagna il lettore dietro le quinte della storia, quasi come se ci fosse una telecamera nascosta a seguire gli avvenimenti.

Acquisto usato con qualche danno nella sovra copertina, ho preso la versione con copertina rigida, ma per il resto tutto perfetto.